lunedì 24 settembre 2012

To say nothing of the dog (di Connie Willis)

Ho scoperta per caso Connie Willis molti anni fa, leggendo L’anno del contagio (Doomsday book) e l’ho amata molto per l’umanità dei personaggi e per il rigore delle trame.

Questo romanzo è la seconda opera ambientata in un gruppo di storici dell’università di Oxford, in grado di viaggiare nel tempo usando una tecnologia che impone dei limiti molto precisi. La Willis è una vera specialista delle storie sul viaggio nel tempo, quindi la vicenda è molto intrigante. Lo stile è brillante e leggero, i personaggi sono interessanti e a tratti commoventi, in particolare i due protagonisti sono deliziosi.
Un punto a sfavore, almeno per me, è la valanga di richiami al mondo vittoriano di fine Ottocento. Il romanzo infatti è un esplicito omaggio ad un grande classico dell’epoca, Tre uomini in barca, di J.K.Jerome, che mi sono letto per l’occasione, ma anche a tutti i romanzi mistery dei primi del Novecento, fino ad Agatha Christie, per non parlare del drammmatico episodio del bombardamento della Cattedrale di Coventry.
Dopo le atmosfere intense e drammatiche dell’Anno del contagio, ambientato al tempo della peste nera, si cambia completamente atmosfera e ci si tuffa in una commedia; come passare dal Riccardo III a Romeo e Giulietta.
Ora parliamo della lingua, è il quinto romanzo che leggo in lingua originale, una scelta dovuta al desiderio di migliorare la lingua, ma soprattutto di leggere opere che mi attirano, invece di aspettare all’infinito la loro traduzione in italiano. I dialoghi si seguono facilmente, ma la quantità di lemmi tipici dell’Ottocento e i termini tecnici di architettura e arredamento d’interni mi hanno costretto a ricorrere spesso al dizionario integrato del Kindle, indispensabile per non rompere il ritmo della lettura.
In complesso una lettura molto piacevole, ma i molteplici livelli di lettura, tra cui elaborazione rigorosa della teoria dei viaggi nel tempo, mi hanno costretto ad una fatica maggiore del previsto.
Vi confesso però, che il vero motivo per cui questo romanzo non è tra i miei preferiti in assoluto è che non amo molto lo stile Vittoriano, ma Connie Willis è di una bravura spaventosa, leggerò sicuramente i due prossimi volumi della serie.

Scheda Anobii

sabato 22 settembre 2012

Il quinto giorno (di Frank Schätzing)

[novembre 2011]

Il nuovo mondo che non verrà

Il quinto giorno è un romanzo molto ambizioso. Parte da una solida base scientifica per raccontare un'ipotetica rivolta della natura marina contro l'irresponsabile e inquinante natura umana.

La parte migliore del romanzo è la paziente costruzione dei personaggi principali e del loro ambiente. Anche l'idea forte dell'avversario degli uomini è affascinante e originale
Purtroppo per costruire questo scenari l'autore abbonda di particolari scientifici, usati per rendere verosimile la narrazione. Le lunghe spiegazioni scientifiche interrompono troppo spesso l'azione e anche la lunghezza dei capitoli non aiuta.
Personalmente ho apprezzato ancora meno i sermoni morali che sembrano espressione immediata delle idee dell'autore.
E' un peccato che un'idea potenzialmente affascinante sia stata rovinata dall'evidente desiderio divulgativo dell'autore.


Scheda Anobii

La notte del raduno (di Margaret Elphinstone)


[giugno 2012]

Un eden di 8000 fa

Opera molto originale sulle comunità mesolitiche scozzesi.
Come si evince sia dalla lettura, che dalla postfazione, l'autrice ha fatto un eccellente lavoro di ricerca, che le ha permesso di ricostruire un verosimile modello di sistema sociale sulle popolazioni scozzesi del 600 A.C.
Il primo approccio è di sorpresa, sia per l'ambientazione molto originale, che per lo stile scelto per la narrazione, un racconto a più voci che ricostruisce i dialoghi del gruppo familiare intorno al fuoco. L'evidente passione della scrittice/ricercatrice si fissa troppo sui dettagli, in particolare sulle forme di caccia e pesca, sicuramente il perno della vita dell'epoca. L'aspetto psicologico, cioé la narrazione di un complicato rapporto familiare, reso più difficile a causa di una catastrofe naturale realmente verificatosi, affoga in una valanga di dettagli spesso ripetitivi. 
Oltre alla prolissità del romanzo un altro aspetto forzato, che tende a dare fastidio è la descrizione dell'ambiente naturale come di una sorta di eden, un paradiso ricco di cacciagione, che forse sarà storicamente fondato, ma fa sembrare tutto un po' falsato.
In sintesi si tratta di una lettura curiosa e istruttiva, ma non vi aspettate emozioni travolgenti, e questo è un po' una delusione.


Scheda Anobii

Ritornati dalla polvere (di Ray Bradbury)

[agosto 2011]

Ray Bradbury ci guida fino alla più fantastica delle destinazioni: nel cuore di una Famiglia Eterna. Per secoli hanno trascorso la loro esistenza in una casa sospesa tra leggenda e mistero nell'Illinois e sono molto, ma molto"particolari": è difficile incontrarli di giorno, hanno bambini curiosi e selvaggi; i più vecchi risalgono ai tempi in cui la Sfinge affondò per la prima volta le sue zampe nelle sabbie del deserto. Alcuni dormono in "letti con il coperchio". Ma ora la casa si prepara ad una festa che vedrà riuniti anche i rami più lontani della famiglia.

Ho scoperto casualmente questo volume di Bradbury, dopo aver letto molti anni fa Cronache Marziane e Fahrenheit 451.
Da questa lettura ho scoperto un Bradbury sorprendente e affascinante. L'opera consiste di una raccolta di racconti scritti in un arco di 50 anni intorno ad una felice immagine della sua infanzia. Un raduno familiare presso dei parenti in cui si organizzavano delle partecipatissime feste di Halloween.
La narrazione racconta alcune vicende di una strapalata famiglia allargata, che a prima vista ricorda molto la fortunata creazione della Famiglia Addams, con uno sterminato seguito di parenti, di ogni forma e consistenza. Della somiglianza con la famiglia Addams parla lo stesso Bradbury nella postfazione. Dopo aver cercato per anni di vendere i racconti qui raccolti, man mano che venivano scritti, aveva finalmente trovato un editore disposto ad accoglierlo. In quella sede gli fu fatto conoscere Charles Addams, che stava già lavorando ai fumetti della Famiglia Addams, e aveva creato un'illustrazione usata allora e in seguito come copertina di questo volume.
Al di là delle similitudini, le novelle di Bradbury hanno un tono molto più affettuoso e poetico, i personaggi della giovane strega Cecy, dell'unico membro normale della famiglia, Timothy lo scrivano, dello zio Einar e della stessa mummia Nef, tutti nomi ricavati dalla famiglia stessa di Bradbury, sono pieni di sentimento ed emerge di gran lunga il loro lato umano al posto degli aspetti più coloriti e umoristici.

In tempi recenti si può accostare questo lavoro di Bradbury ad alcune delle migliori novelle di Neil Gaiman, penso in particolare a Coraline e al Figlio del Cimitero.


Scheda Anobii

mercoledì 19 settembre 2012

Il mondo deve sapere (di Michela Murgia)

[novembre 2011]

Ci sono tre livelli di lettura interessanti per questo blog/saggio.

  1. La testimonianza live di Camilla, che racconta la vita di un call-center di vendita del famigerato aspirapolvere spaziale Kirby. Ci sono momenti di pura ilarità, alternati a fasi drammatiche. Ho confrontato il racconto con l'esperienza diretta di una visita di un rappresentante della Kirby e mi sono spiegato molte cose.
  2. L'analisi lucida e spietata delle logiche di vendita in un network level marketing, di cui difficilmente ci si può rendere conto all'esterno, molto utile anche nell'ottica di autodifesa del consumatore.
  3. Una dimostrazione inequivocabile dei danni indotti dalla precarietà lavorativa portata all'eccesso, analisi rafforzata dalla postfazione dell'autrice.

Dal punto di vista dello stile la lettura è scorrevole, a volte sconnessa. Comunque una lettura consigliata per riflettere e agire.


Scheda Anobii

L'isola dei lionbruni (di Giovanni De Feo)

Su un’isola di spiagge bianche e chiassosi stabilimenti, una comunità di ragazzi vive l’estate perfetta: gare di tuffi, pescate, mangiate di pesce, e la sera gli strusci alle Vie Bianche, tra i bisbigli delle ragazze sui muretti e i baci feroci sotto al pontile.

Questa felicità ha però un segreto: la Notte – novanta notti orsono – in cui tutti i ragazzi si svegliarono al richiamo del dio sommerso dell’isola e, ai suoi ordini, trucidarono nel sonno tutti gli adulti. Da quel giorno si vive sull'isola un eterno presente di avventura e anarchia, un gioco libero e selvaggio che pure ha le sue regole, come scegliere se appartenere o no alle bande dei Baroni, piccoli boss che gestiscono le sempre più scarse risorse materiali disponibili.
...


La vicenda è ambientata in un'anonima isola vulcanica del nostro Sud, in cui un sortilegio impone ad ogni generazione di nati sull'isola di attraversare una sconvolgente esperienza onirica. 

La trama è appassionante e l'autore usa un linguaggio crudo e diretto, tutto coniugato al presente, per svelarci i misteri dell'isola tramite gli occhi di Zenzero, un quattordicenne curioso che non accetta di dimenticare le proprie origini. 

De Feo reinventa splendidamente un esempio di fantasy mediterranea, del tutto alternativo al modello del fantasy tradizionale di stampo nord-europeo, come aveva già fatto nel precedente Mangianomi.

Due prove estremamente convicenti, che spero trovino un seguito adeguato.

martedì 18 settembre 2012

La moglie dell'uomo che viaggiava nel tempo (di Audrey Niffenegger)

[giugno 2011]


Una  storia d'amore che non avreste mai immaginato

Ho pianto. Nelle ultime pagine non ho resistito e ho pianto commosso, non mi accadeva da tanto, forse un anno. Prima ancora di piangere avevo già deciso di regalare 5 stelle alla Niffenegger perché le merita tutte. 
Innanzitutto per la creatività che ha dimostrato nel trasformare un tema stra-abusato della letteratura di anticipazione come i viaggi nel tempo e dargli un volto credibile e umanissimo. 
Un altro merito è l'intelligenza di aver orchestrato alla perfezione il continuo intreccio degli episodi, creando per il lettore una narrazione comprensibile, ma che non esclude colpi di scena clamorosi. Durante la lettura mi sono immaginato l'autrice alle prese con un gigantesco foglio con tutte le frecce degli incroci temporali che si incastrano tra loro. 
Tutto questo da solo non basterebbe a fare di questo romanzo un capolavoro, eh sì, l'ho detto, un vero capolavoro. In questa magnifica ed originale costruzione l'autrice ha saputo mettere la narrazione di una intensissima storia d'amore lunga tutta la vita; forse impossibile nella nostra realtà, ma perfettamente credibile e quindi convincente.
Ecco perché ho pianto, di ammirazione prima e di commozione poi: per essere entrato con tutto me stesso in una bellissima storia dove l'amore per la vita è il protagonista assoluto e ogni istante di gioia e di dolore è vero e perfetto.

Grazie Audrey, con tutto il cuore.



Scheda Anobii

Il ragazzo che parlava col vento (di Pascal Khoo Thwe)

[febbraio 2011]


Un tributo d'amore

Questo racconto della Birmania non è un semplice libro di memorie dell'avventurosa giovinezza dell'autore. In realtà è un'atto d'amore verso la propria terra e insieme una testimonianza militante; l'ultima arma rimasta a chi è stato schiacciato dalla violenza e dai soprusi. La storia purtroppo si ripete ed ecco ciò che è accaduto ai manifestanti civili e ai monaci nel 1988 è accaduto di nuovo nel 2008, nonostante il solito inutile sbigottimento del mondo avanzato.
Dal punto di vista letterario la forma del libro è spiazzante. La sintassi e il filo logico della narrazione sono quasi sconnessi per tutta l'infanzia, evolvendo man mano che l'io narrante cresce e seguono in ogni caso lo stato d'animo dello scrittore.
Ne consiglio assolutamente la lettura a tutti gli amanti del mondo asiatico e a tutti coloro che cercano il cuore oltre le parole.


Scheda Anobii

Yssa il buono (di John Le Carrè)

[gennaio 2011]

Questo romanzo di Le Carrè è coinvolgente e straziante. I personaggi sono a tutto tondo e la scrittura è asciutta.
La vicenda è attualissima, ovvero l'imbarbarimento delle nostre società, che devono fronteggiare il terrorismo dei poveri, senza perdere la propria coscienza.
La vicenda precipita anche troppo rapidamente da un compromesso civile al sopruso del più forte. Il tempo dello spionaggio dal volto umano è tramontato per sempre.

Scheda Anobii

La Via Lattea (di Odifreddi e Valzania)

Ne ho parlato nell'angolo Zen.

lunedì 17 settembre 2012

Il monastero delle anime perse (di Nick Wilgus)

Questo volume mi ha incuriosito moltissimo. Ho letto molte opere che parlano di dottrina e storie di monaci buddisti, ma non mi era mai capitato un giallo ambientato in un monastero buddista ai giorni nostri.

Ho apprezzato lo stile di Wilgus, un giornalista vissuto a Bangkok per molti anni, in grado di disegnare vasti affreschi di una realtà lontana da noi, dando un forte risalto all'aspetto più umano delle vicende. Anche i riferimenti al buddhismo e alla vita nei monasteri sono molto azzeccati.

Purtroppo non esistono altri titoli della serie tradotti in italiano e tanto meno in formato ebook. Spero che vengano tradotti presto anche altri titoli sulle indagini di Padre Ananda.


Scheda Anobii

[diario] Ti aiuto?


Kimeta parla un discreto italiano, si vede che a scuola un po' c'è andata. Ha un viso simpatico e dei bei modi, a osservarla distrattamente sembra una ragazza straniera in vacanza.
Poi le guardi i piedi, gonfi e violacei, assurdi in un corpo ancora giovane e il pancione che spunta da sotto la veste allegra e colorata ti avvisa che sta portando avanti l'ennesima gravidanza.
Il marito non le dà i soldi per la spesa al supermercato e per pagare da mangiare è costretta a caritare le monete dei carrelli della Coop, che qui la fanno restare nel parcheggio senza dirle niente. A Panorama e alla Auchan non ci può più andare, là le guardie hanno l'ordine di allontanare tutti gli strani che danno fastidio ai clienti, e gli uomini, specialmente dopo un paio di birre, il fastidio lo hanno dato davvero.
Quando il pancione è troppo pesante, prende l'ascensore, scende in negozio e si siede dopo le casse, al fresco; poi risale dietro a un carrello pieno, portato da una signora poco più grande di lei, ma che fa sicuramente un'altra vita, con fatiche assai diverse dalle sue.
Ha bisogno di quell'euro e lo chiede con discrezione, ma non abbassa mai gli occhi, la sua prima domanda è sempre: "Ti aiuto?".

Nessun dove (di Neil Gaiman)

[febbraio 2009]


Bel romanzo, un'opera più matura delle precedenti. Durante la lettura sono passato dall'entusiasmo assoluto alla delusione per la leggerezza di alcuni personaggi di contorno.
In alcuni passaggi si intravede chiaramente l'influenza della sceneggiatura della serie televisiva omonima, comunque la concezione della Londra di Sotto è entusiasmante e i personaggi principali sono veramente interessanti.
L'impressione che mi resta alla fine della lettura è di una bellissima storia, ma mi manca sempre qualcosa che non riesco ad identificare, forse la solidità del background, non so.
In ogni caso bravissimo Gaiman, alla prossima opera.


Scheda Anobii

domenica 16 settembre 2012

Queste oscure materie: la trilogia completa (di Philip Pullman)


[gennaio 2009]

"A me interessa parlare di temi importanti: la vita, la morte, l'esistenza di Dio, il libero arbitrio. Il fantastico non è fine a se stesso, ma sostiene e da corpo al realismo... Non abbiamo bisogno di liste di ciò che è giusto e ciò che è sbagliato, abbiamo bisogno di libri. 'Non devi' è presto dimenticato, 'C'era una volta' durerà per sempre'". [Philip Pullman]

Le parole di Pullman sono impegnative, ma credo rispecchino lo spirito dell'opera. L'autore  ha un ottimo stile e una creatività superba. Raccontando la storia della formazione di Lyra e Will, riesce ad introdurre molti spunti di riflessioni su temi serissimi (la religione, la morte, la libertà), che non appesantiscono troppo la narrazione in quanto inseriti in una vicenda appassionante.
Il principale difetto della trilogia è che l'autore, dopo più di mille pagine scritte benissimo, comincia a perdere il controllo della vicenda e chiude con un taglio melodrammatico tutto concentrato sull'addio (che a me pare forzato) dei due innamorati, quasi dimenticandosi l'affresco grandioso che ha dipinto con grande impegno.

In ogni caso una lettura appassionante e piena di spunti di riflessione.

Scheda Anobii

Cigni selvatici (di Jung Chang)

[novembre 2009]

Racconto faticoso e bellissimo di tre generazioni di donne cinesi: la nonna concubina, la madre rivoluzionaria comunista e la nipote guardia rossa amante della bellezza e della letteratura.
Questa vicenda corale ci offre un punto di vista inedito e intimo della storia cinese recente, ed è una storia triste. Povertà, soprusi, fame, invasioni, paura, follia collettiva hanno segnato il popolo cinese nel '900 e qui ne troviamo uno spaccato approfondito e dolente.
Le protagoniste spiccano per coraggio e volontà di sopravvivere in un contesto sociale comunque asfissiante.
Una lettura che consiglio a tutti coloro che vogliono andare oltre gli stereotipi e le analisi dell'ultima ora e cercare di comprendere davvero la storia recente di questa grande nazione.

Appassionante

Scheda Anobii

Il mercante di lana (di Valeria Montaldi)

[ottobre 2009]

Opera documentatissima, dedicata alle antiche popolazioni Wasser della Val d'Aosta.
La competenza dell'autrice è fuor di dubbio, come testimonia anche la ricca appendice in fondo al volume.
La vicenda purtroppo non è così godibile. I personaggi sono più vicini ai rappresentanti di specifiche categorie umane e sociali, che persone reali.
La stessa morale finale, ovvero l'emergere di una coscienza moderna tra le pieghe del Medioevo è troppo dichiarata.

Interessante, ma non appassiona.

Scheda Anobii

sabato 15 settembre 2012

Anima mundi (di Giuseppe Ripa)

[ottobre 2008]


Alla ricerca dello spirito dell'uomo

Questo volume raccoglie il meglio della ricerca personale di Giuseppe Ripa. Un fotografo non-professionista che negli anni ha compiuto un lungo viaggio alla ricerca dello spirito dell'uomo, nelle sue forme più elevate.
In queste belle stampe in bianco e nero si compie un percorso in cinque tappe: il mistero, la domanda, il silenzio, il dialogo, l'attesa.
La cifra che mi ha più colpito è la normalità delle sue immagini, spesso riesce a proporre immagini con grandi rimandi simbolici con pochi elementi quotidiani, anche delle culture più lontane.
Una ricerca da consigliare caldamente a tutti gli appassionati della fotografia senza tempo.

Scheda Anobii

giovedì 13 settembre 2012

Don McCullin - Fotografie

[settembre 2008]

The definitive retrospective of the work of the great British photographer.

A foremost photographer of conflict, McCullin shows a ravaged northern Britain, wars in Cyprus, Biafra, Vietnam, Cambodia and Beirut, as well as riots in Derry and famine in Bangladesh, all with unswerving compassion. Collectively, McCullin’s photographs constitute one of the great documents of human conflict.


Questo volume è un omaggio alla carriera di don McCullin, uno dei migliori fotografi di guerra degli ultimi decenni. McCullin ha iniziato da perfetto autodidatta, proprio come tanti altri illustri fotoreporter, come lo stesso Capa. In queste pagine risalta la sua capacità di spaziare dal campo di battaglia, al reportage urbano, passando per i paesaggi campestri per giungere fino alla ricerca etnografica. La cifra unificante del lavoro di McCullin è il suo incredibile talento per la composizione, che riesce ad equilibrare anche nelle situazioni più estreme, insieme ad una costante attenzione alla persona umana, sempre inquadrata con grande rispetto. La sua tecnica preferita è il B&N, che stampa personalmente, con una preferenza per i toni scuri, il low-key. 

Un volume stupendo, degno della biblioteca di ogni appassionato di fotografia, disponibile anche in lingua italiana nell'edizione Contrasto Due.


Scheda Anobii

Sorgo rosso (di Mo Yan)


[luglio 2008]

Romanzo intensissimo sulla provincia cinese straziata dall'occupazione giapponese nel 1939-40.
Lo stile è a dir poco materico, mentre leggi riesci a percepire perfino gli odori e i suoni della piana di Gaomi. Passione, sangue, cibo e odio sprizzano dalle pagine di una Cina straziata. L'autore è bravissimo a padroneggiare la lingua, nonostante la traduzione si percepiscono gli ideogrammi che stanno dietro il foglio.
Non lo segno come un capolavoro solo perché ho fatto veramente fatica a leggerlo tanto è denso, ma sicuramente ne è valsa la pena.

Scheda Anobii

Momo (di Michael Ende)

[luglio 2008]


Nuova prova di Ende, dopo il grande successo da La storia Infinita.

Momo è una bella favola moderna che insegna il valore dell'ascolto e l'importanza di vivere il proprio tempo in maniera consapevole.
Il romanzo racconta la storia di Momo, bambina vagabonda con il dono di stimolare la fantasia e la gioia di chi le sta vicino.
Il male è rappresentato dagli uomini grigi, fredde e impersonali sanguisughe della felicità e del tempo altrui che in alcuni momenti fanno veramente paura, soprattutto per la crudeltà con cui mettono a nudo le debolezze degli adulti.
L'epilogo della storia delude un po' il lettore, ma il romanzo merita comunque le 4 stelle per la creatività, la dolcezza e la profondità con cui indaga sulle nostre fragilità.


Scheda Anobii

Odissea nello Spazio - 2001 - 2010 - 2061 - 3001 (di Arthur C. Clarke)

[giugno 2008]


Raccolta dei quattro romanzi legati al mondo di Hal 9000 e del monolito nero.

Una breve nota per ciascuno
2001 (4 stelle): romanzo magnifico e immaginifico, scritto parallelamente alla realizzazione del celebre film di Kubrik, un capolavoro
2010 (3 stelle): ottimo romanzo di Sf, dal taglio più hard e meno filosofico, ma ottimamente ritmato, molto godibile
2061 (3 stelle): romanzo breve in cui comincia a svelarsi il mistero di Europa, una grande prova di immaginazione da parte di Clarke
3001 (2 stelle e mezzo): è passata un'era dagli eventi di 2001 ed è difficile conservare dei collegamenti convincenti con le vicende precedenti, comunque Clarke non perde il mestiere e crea una storia godibile legata anche al mondo cyber.

Complessivamente un must per gli amanti della SF speculativa.


Scheda Anobii

L'imperatore di Ocean Park (di Stephen L. Carter)

[giugno 2008]


Avevo acquistato anni fa su consiglio di un collega in un periodo in cui stavo leggendo dei legal-thriller, poi ho scoperto che il genere non mi piaceva e l'avevo abbandonato su uno scaffale fino al recente trasloco.
Ora l'ho ripreso in mano e l'ho divorato, nonostante la mole, in pochi giorni.
I livelli di lettura possibili sono molti. 
Il più ovvio è considerarlo un altro legal-thriller, ma secondo me questo libro non è un legal-thriller, o lo è in maniera molto superficiale, infatti il plot del romanzo non è legato ai meccanismi della giurisprudenza, se non per fornire l'ambientazione. 
E' più corretto considerarlo il ritratto appassionato di uno specifico gruppo sociale, l'alta borghesia di colore legata al mondo della giurisprudenza e del governo federale, ma se fosse solo questo sarebbe riduttivo. 
L'aspetto della storia che mi ha affascinato è in realtà la ricostruzione di una complessa situazione familiare, dominata da un padre autorevole e severo, la cui immagine viene lentamente minata dopo la morte avvenuta in circostanze sospette. L'io narrante del romanzo, il secondogenito del Giudice scopre lentamente e dolorosamente le molte verità nascoste della sua famiglia e in questo processo supera finalmente le soggezioni della sua infanzia, al prezzo di perdere anche l'incerto affetto della moglie e la supposta amicizia di molti colleghi.

Un romanzo molto ricco di suggestioni e di riflessioni, in cui il plot incalzante permette di arrivare alla fine della lettura nonostante quasi 800 pagine fitte.
In definitiva un'ottima lettura, che ha bisogno però di tempo per essere veramente apprezzata.


Scheda Anobii

Il Buddha storico (di Hans W. Schumann)


[giugno 2008]

Volume raro e di grande valore

Questo saggio è probabilmente il miglior studio disponibile in italiano sulla figura del Buddha storico e sulla società dei suoi tempi.
Pubblicato dopo un lavoro di molti anni, con estrema attenzione alle fonti e alle ultime risultanze archeologiche introduce il lettore nella realtà quotidiana in cui sono stati dati gli insegnamenti di Siddharta Gautama, in maniera erudita, ma non troppo pesante.
Consigliatissimo a tutti coloro che vogliono avvicinarsi al Buddhismo con un approccio rigoroso, che non esclude l'aspetto spirituale, ma contestualizza molti aspetti del tutto estranei a noi occidentali.
Ahimè, il volume è difficile da reperire, l'unico modo è provare ai bookshoop on-line per trovare qualche copia rimasta o direttamente all'editore.

Scheda Anobii

Fuoco sacro (di Bruce Sterling)

[giugno 2008]

Un'opera di SF che ricordo con piacere.


Un testo originale e fuori dal coro, in cui Sterling approfondisce una delle sue visioni del futuro, legata all'invecchiamento esasperato della popolazione.
Un aspetto sorprendente del libro, poco frequente nel genere SF, è l'approfondimento di molti aspetti legati all'estetica e all'arte in un'ottica futuristica.
Intrigante e inaspettato.

mercoledì 12 settembre 2012

La mia strada porta in Tibet (di Sabriye Tenberken)

[giugno 2008]

In Tibet i bambini ciechi, numerosi a causa dei raggi solari d'alta quota e della carenza di vitamina A, sono tenuti ai margini della società. Ma da quando l'allora ventiseienne Sabriye è arrivata nei loro villaggi hanno una speranza di futuro, infatti ha fondato una scuola per bambini ciechi, ha inventato la prima scrittura Braille tibetana e ha fondato una struttura dove i bambini possano vivere e studiare. Anche lei è cieca dall'infanzia e il lettore può accompagnarla nell'emozione del primo viaggio sul tetto del mondo.



La storia affascinante di una ragazza cieca che con una forza di volontà indomabile inventa una versione del Braille per la (difficilissima) lingua tibetana, e va in Tibet ad aprire una scuola per insegnarla!
Sembra un romanzo ma è una storia vera che continua ancora oggi. Ho cercato informazioni sull'autrice e la sua ultima impresa è stata la scalata del K2 insieme con i suoi ragazzi.
Straordinaria ed encomiabile!

Oltre il cielo, oltre la terra (di Jamie Zeppa)


[giugno 2008]

L'autrice è una giovane maestra canadese che a ventidue anni, poco prima di sposare l'uomo che ama, decide di andare a insegnare per un anno in una remota località del Buthan. L'incontro con una civiltà completamente diversa dalla sua prima la sconcerta e la impaurisce, poi la affascina e a poco a poco cambia il corso della sua vita. Dopo tre anni trascorsi nel Bhutan, Jamie si allontana completamente dal mondo occidentale, diventa buddhista, si innamora di un suo studente, lo sposa e ha una bambina con lui.

Scoperto per caso, questo libro è un piccolo gioiello.
La prima metà è stupenda e descrive l'impatto di Jamie con una cultura completamente altra ed originale, il mondo del Bhutan, piccolo regno buddhista, allora praticamente sconosciuto al mondo. Nella seconda parte la narrazione perde un po' di tono e tradisce qualche attesa.
In definitiva è un racconto di una bellissima esperienza di viaggio e di esplorazione culturale, consigliatissimo agli esploratori di carta.

Scheda Anobii

[diario] Mamma, lo zingaro!

[giugno 2012]


E’ tardi e sto tornando a casa con tutto il contenuto del bagaglio sulle spalle: uno zaino, due borse, una chitarra e due macchine fotografiche, tutto ammucchiato alla rinfusa.

Attraversando il parcheggio passo davanti ad una famiglia rumena che abita in un palazzo vicino e ha appena parcheggiato sotto casa (beati loro!).

Mentre mi trascino verso casa piegato in due, sento la bambina che chiama allarmata la madre, parlando un ottimo italiano.

<Mamma, mamma, guarda! Là c’è uno zingaro!>

La signora si gira sorpresa, e quando mi riconosce anche un po’ imbarazzata.

<No amore, non è uno zingaro. E’ un signore che abita in quel palazzo laggiù. Non è uno zingaro, stai tranquilla.>

Mi giro con la coda dell’occhio e vedo che la bimba non è molto rassicurata.
Forse neanch’io sarei tranquillo a vedere una figura stracarica di roba che passa nel buio.
Da parte mia, non ho neanche la forza di sorridere per tranquillizzarla. Mi faccio forza e continuo verso casa, sono troppo stanco.

Nati due volte (di Giuseppe Pontiggia)


[giugno 2008]

La realtà è esattamente come è

E se mio figlio nascesse down? o menomato? 
Come tutti i futuri genitori anch'io mi sono posto questa angosciosa domanda insieme a mia moglie durante la sua gravidanza.

Al di là delle convinzioni religiose di ciascuno, non esiste una risposta univoca a questa domanda atroce, ma soprattutto la speranza di non dover affrontare il problema sulla propria pelle.

Per fortuna mio figlio è nato normalissimo, anche se il parto è stato molto sofferto, ma mi è rimasto un ricordo tangibile di quei giorni. Infatti in quel periodo ho acquistato questo libro di Pontiggia, ma come per altri libri, l'ho poi lasciato sullo scaffale, intimorito dal suo contenuto. Finalmente mi sono deciso ad affrontarlo, anzi mi ha talmente coinvolto che l'ho divorato in due giorni e mi sono rimaste delle impressioni molto forti. 
Innanzitutto una storia come questa non può essere opera di fantasia, troppi sono i dettagli che sgocciolano tra le righe e troppo autentiche le reazioni dei personaggi. La figura centrale a mio parere non è Paolo, il figlio disabile, ma il padre, che rispecchia continuamente nella condizione del figlio i propri limiti e le proprie nevrosi. Alla fine del libro, dopo trent'anni estenuanti di sacrifici e conflitti, comincia a capire veramente che suo figlio è diventato comunque un uomo, e vuole solo vivere a pieno la vita che ha.

Questo libro spara in faccia al lettore molti interrogativi e ne chiude pochi, ma soprattutto non da' giudizi. Mostra solo gli sforzi di una famiglia dinanzi ad una situazione di sofferenza a cui non era preparata.
Da questa lettura emerge con forza un grande insegnamento, ovvero che specialmente di fronte alla sofferenza ingiusta non esistono scappatoie. Bisogna imparare ad accettare la realtà che ci sconvolge esattamente come è, qualunque abbellimento, travisamento a fin di bene, come pure la drammatizzazione esagerata, non ci è di alcun aiuto. Solo se accettiamo il disagio com'è possiamo fare del nostro meglio per affrontarlo, anche senza alcuna garanzia di successo.

martedì 11 settembre 2012

Trilogia del ritorno (di Fred Uhlman)


L'amico ritrovato; Un'anima non vile; Niente resurrezioni, per favore

[giugno 2008]

Ho preso d'impulso questo libro anni fa, poi l'ho lasciato sullo scaffale perché in qualche maniera mi intimidiva. La settimana scorsa l'ho ripreso e in due giorno l'ho divorato. Il tono della prosa è delicato, ma fermo.

Il dramma del nazismo e più in generale della isteria collettiva che si insinua in una società apparentemente sana e stabile è narrato in maniera magistrale.

Ognuna delle tre novelle esplora diverse dinamiche: l'amicizia, il rapporto con la famiglia e la difficoltà di accettare il proprio vissuto.

Alla fine della seconda novella ho pianto, e vi assicuro che non mi capita quasi mai.

Un capolavoro imperdibile.

La trilogia dei Re (di Acheng)


[giugno 2008]

Acquistato 15 anni fa e poi dimenticato sugli scaffali.
Ho ripreso in mano questo libro pochi mesi fa e ho scoperto un piccolo tesoro. L'esperienza traumatica dei giovani, vittime della Rivoluzione Culturale di Mao Zedong, deportati nelle campagne per essere rieducati con il lavoro è rievocata con un tono realistico e attento alla realtà quotidiana. C'è anche molta poesia nelle tre novelle, specialmente nel Re degli alberi.

Una piacevolissima lettura e una bella sorpresa.

Scheda Anobii

Sotto i cieli della Mongolia (di George Crane)


[giugno 2008]

Ecco una piccola perla scovata tra i remainders.
Un libro di incontri e viaggi in cui si incrociano un vecchio monaco Chan e uno scrittore ex-beatney.
Sono molti gli elementi affascinanti di questo libro: la scorrevolezza della prosa, l'incredibile vita del maestro, il carattere un po' magico del buddismo cinese (ahimè quasi totalmente sradicato dalla Rivoluzione Culturale) e gli straordinari caratteri di molti personaggi.
Consigliatissimo!

Scheda Anobii

Lo zen alla guerra (di Brian Victoria)


Una documentata indagine sul ruolo svolto dal buddhismo zen a sostegno del militarismo giapponese nella prima e seconda Guerra Mondiale.

Il volume è ottimamente documentato e aiuta a far luce sulle responsabilità oggettive delle scuole buddhiste e zen giapponesi nell'appoggio all'aggressione imperiale.

Onestissima occasione di autocritica (l'autore è docente universitario e un monaco zen), sollecita tutti a ricordare che non esiste alcuna santità o purezza per decreto, ma è necessario sforzarsi costantemente per non disperdere le proprie migliori intenzioni.

Scheda Anobii

Vita di Siddhartha il Buddha (di Thich Nhat Hanh)


Il maestro vietnamita Thich Nhat Hanh ha svolto un grande lavoro di rielaborazione della biografia di Siddartha Siddharta Gautama, il Buddha storico. Il lavoro è basato sulla fedele lettura del Canone Pali, rivista alla luce di una sensibilità più moderna.
La narrazione avviene attraverso gli occhi di un umile monaco, un guardiano di bufali divenuto seguace del Buddha ed è veramente entusiasmante. Lo stile poetico del racconto è trascinante ed aiuta ad illuminare aspetti sostanziali del buddismo in maniera semplice ed intuitiva. E' un libro che ho amato molto e tuttora tengo in un punto d'onore della libreria. Alla distanza, passato l'impatto emotivo, emergono alcune pecche almeno apparenti, tipiche di tutte le pubblicazioni del maestro vietnamita.
La fedeltà alle fonti non è sempre facile da verificare: a titolo di esempio ho cercato con molta curiosità i testi originali, per capire su quali basi la vita matrimoniale del principe Siddartha venisse narrata in maniera così moderna, ma non ci sono riuscito, sicuramente per mia ignoranza, ciò non toglie che un riferimento più chiaro sarebbe stato utile.
In generale qualche ammiccamento di troppo al lettore occidentale e qualche interpretazione un po' forzata rispetto ai testi originali traspaiono, ma il valore dell'opera come introduzione semplice e intensa alla sensibilità buddista non è assolutamente sminuito. Lo consiglio senza alcuna remora a tutti coloro che vogliono avvicinarsi al mondo buddista, magari affiancandolo ad uno dei tanti testi più tradizionali, per meglio puntualizzare i concetti.

Scheda Anobii

[racconto] Il volo della farfalla


[aprile 2012]



Olga fissò con occhi sbarrati la porta blindata chiusa davanti a lei. Istintivamente si frugò le tasche vuote della vestaglia alla ricerca delle chiavi di casa, quelle stesse chiavi che la Signorina le aveva lasciato in custodia prima di partire per il fine settimana, e che ora giacevano dimenticate sul mobiletto all'ingresso.
Bestemmiando silenziosamente si chiese a quale degli inquilini potesse chiedere aiuto. Da anni lavorava in quel palazzo e tutti la conoscevano. Aveva servito tante anziane, prima facendogli le pulizie in casa e poi assistendole quando restavano in carrozzina. Nessuno si era mai lamentato, ma chi ti apre la porta all'alba di domenica? Maledetta lei e la sua testaccia quando aveva deciso di andare a buttare la spazzatura mezza addormentata.

Avrebbe potuto bussare da Giorgia, la figlia di una vecchia del secondo piano per cui aveva lavorato due anni prima, senza neanche chiederle i contributi. Ma no, aveva i bambini piccoli e si sarebbe arrabbiata; nel palazzo era una che contava e non conveniva farsela nemica.
Oppure sarebbe potuta andare dalla Signora Maria, al quinto piano. La vedova dell'Avvocato, era sempre gentile con lei e a volte le offriva caffè e pasticcini, solo per chiacchierare un po'. Prima avrebbe borbottato, ma poi le avrebbe chiamato i pompieri. Sì brava, proprio i pompieri le ci volevano, così tutto il palazzo avrebbe saputo quello che era successo. Le solite vipere avrebbero chiamato subito la Signorina dai suoi parenti al Nord e chissà cosa si sarebbero inventate stavolta.

Viaggio nel buddhismo Zen (di Gianpietro Sono Fazion)


[giugno 2008]

Ho letto questo libro per la prima volta 16 anni fa, è stato il mio primo impatto con il buddhismo zen italiano ed è stato un passo importante nel mio avvicinamento alla pratica.
Rileggendolo oggi ho trovati molte parti ancora attuali. Ho apprezzato in particolare la ricostruzione storica della nascita dello Zen, ben scritta ma sufficientemente accurata. Splendido il capitolo dedicato alla vita del tempio regolata tramite i suoni, riportato con eccezionale realismo e partecipazione.
A parte alcune sezioni secondarie superate dalla cronaca di questi anni questo volume è tuttora un ottimo approccio al mondo dello Zen visto in chiave occidentale.

Scheda Anobii

giovedì 6 settembre 2012

Il Vangelo secondo Matteo e lo zen (della Stella del Mattino)


[giugno 2008]

In questo volume sono raccolti i commenti ad alcuni passi del Vangelo di Marco in base a tre differenti punti di vista: cristiano, laico e buddista Zen.
Il tutto nasce dall'esperienza della comunità Stella del Mattino, esempio unico in Italia di tentativo di convivenza tra comunità religiose con orientamenti tanto diversi.

Mi aspettavo molto da questa lettura, ma il testo mi ha deluso. Il giudizio un po' severo sul libro non è in realtà né sull'idea, né sugli autori, ma sulla visione che propone. Personalmente trovo che qualunque accostamento forzato tra la visione cristiana e quella buddhista dell'esistenza non possa andare oltre un certo punto, le prospettive sono troppo diverse. Il volume rispecchia ovviamente questa esperienza e appena si prova ad andare un po' più in dettaglio, al di là delle somiglianze superficiale o poetiche... non c'è altro.

Scheda Anobii

Istruzioni a un cuoco zen (di Dogen Zenji)


Testo classico della scuola Zen, tra l'altro uno dei testi più accessibili di Dogen Zenji.
Merita una riflessione zen...

Robert Capa (di Alex Kershaw)


Ho deciso di acquistare questo libro per approfondire la figura di Capa e anche per avere una maggiore conoscenza della sua opera.
L'opera è molto ben scritta e documentata ottimamente, tra l'altro attinge a testimonianze e amici che riescono a gettare luce anche sugli aspetti più controversi del suo carattere. Ne emerge il profilo di un animo inquieto, segnato dalle tante sofferenze vissute nell'infanzia e nella prima giovinezza, che riesce a ritrovare un po' di pace solo nel cuore dell'azione. Il libro mette in luce sia gli innegabili difetti, come la dipendenza dal bere e dal gioco d'azzardo, ma anche il coraggio, il grandissimo talento e l'aiuto che ha dato a moltissimi colleghi.
Il corredo fotografico del volume non è molto ampio. Se si vuole avere una panoramica migliore di tutto il suo lavoro ci sono fonti migliori, ad esempio la nuova edizione di "Slightly out of focus", la sua autobiografia ironica.
In ogni caso un'opera assolutamente consigliata agli appassionati di fotografia.

Scheda Anobii

Viaggio negli Islam del mondo (di Abbas)


[giugno 2008]

Per sette anni, Abbas ha percorso ventinove differenti paesi alla ricerca del nuovo Islam o meglio, dei diversi Islam del mondo.
Il mio giudizio del volume è molto positivo.
Il primo fattore di qualità è l'autore, Abbas è fotografo iraniano di cultura islamica in forza alla Magnum che dopo un inizio di carriera improntato al fotogiornalismo ha acquisito un proprio stile, caratterizzato da lunghe ricerche intorno al tema della spiritualità.
Questo volume in particolare esplora tutto il mondo di ispirazione islamica, dall'Algeria alla Cina Occidentale, passando per l'Indonesia e l'Afghanistan.
Dal testo e dalle foto emerge un'atmosfera malinconica e incerta. Il libro raccoglie appunti e riflessioni precedenti alla data dell'11 settembre 2001, in un certo senso l'inizio della demonizzazione dell'Islam da parte dell'Occidente, ma i sintomi di quello che sarebbe accaduto sono ben evidenti.
Per riassumere è un volume consigliato sia agli appassionati della fotografia in bianco e nero di qualità, che ai curiosi di spiritualità e culture altre.

Stati d'infanzia (di Francesco Zizola)

[giugno 2008]

Splendida raccolta di fotografie dedicate all'infanzia.

Francesco Zizola è un famoso fotoreporter romano, più volte vincitore del World Press Award. Nel corso degli anni ha affiancato il suo lavoro sul campo ad una ricerca approfondita sulla situazione dell'infanzia in tutti i paesi del mondo in collaborazione con l'UNICEF. 
Le sue foto sono dei bianco e nero profondi e prefettamente composti, che non possono lasciare indifferente l'osservatore anche perché Zizola non cerca l'effetto melodrammatico o sensazionalistico, ma cerca di ritrarre l'anima dei suoi soggetti, che spesso riservano dolorose sorprese. 
Oltre a questo stupendo volume vi segnalo "Born somewhere", dello stesso autore e sullo stesso tema, da cui è stata tratta una fortunata mostra che ha fatto il giro di molte città d'Italia.

Scheda Anobii

[diario] Ci basta poco per essere felici

[agosto 2011]

Cominciavo a disperare. Lorenzo stava tagliando la folla intorno agli stand della fiera con l'agilità di un lupetto. Richiamarlo indietro era fuori discussione, non aveva nessuna intenzione di ascoltarmi. Mentre cercavo di non perderlo di vista pensavo che la cena alla griglieria era stata ottima ma la digestione sarebbe stata sicuramente un problema.
Finalmente arrivammo in ordine sparso ai playground di basket, primo lui, tutto raggiante, a ruota lo seguivo io tutto affannato e subito dietro mia moglie, più composta.
“Posso entrare papà?” - mi chiese tutto speranzoso. Mi ero già informato quando eravamo passati lì prima di andare a cena, e mi ero assicurato che si potesse entrare senza prenotazione, così gli aprii la porta e lo invitai ad entrare in campo.
Lui si infilò in un attimo sul campo in sintetico, afferrò un pallone e cominciò a palleggiare con energia, ma dopo un paio di tiri cominciò a guardarsi intorno timoroso. Gli altri giocatori presenti erano tutti grandi e lui era pur sempre un bambino di otto anni.

mercoledì 5 settembre 2012

Ponti Sottili (del Dalai Lama)


[maggio 2008]
Il confronto scienza/saggezza buddhista è molto interessante e l'esperimento è coraggioso.
Purtroppo la lettura non è per niente semplice, né scorrevole.
Sono rimasto un po' deluso dal fatto che tutte le conversazioni restino ben lontane da un vero confronto. Sembrano invece delle mere esposizioni dei diversi punti di vista dei vari argomenti. Si poteva fare di meglio.

Gli Umanoidi (di Jack Williamson)


[maggio 2008]
Il mio primo libro di fantascienza
Questo romanzo ha coinciso con la mia iniziazione alla letteratura da grandi. All'età di 13-14 anni, dopo averci pensato a lungo ho chiesto a mia padre di comprarmi un libro di fantascienza al supermercato (beata innocenza).
Lui non conosceva nulla del genere e mi portò questo libro, che divorai il giorno stesso. Il romanzo ha un punto forte nella discussione del valore del libero arbitrio e io rimasi scioccato dalla figura degli Umanoidi, androidi capaci di stroncare la volontà degli esseri umani. Ne rimasi così impressionato che un anno intero non aprii più un romanzo! Più tardi incontrai un amico che mi mise a disposizione la sua enorme biblioteca e ... beh, questa è un'altra storia.
L'ho riletto quest'anno e l'ho apprezzato molto di più, anche se è un'opera che presenta molta ingenuità e fiducia nelle capacità umane, che ormai hanno poca ragion d'essere.
... e il suo seguito
Un volume perso anni fa, poi ritrovato su eBay e finalmente riletto.
Più maturo e stimolante del primo episodio.

L'ultimo testamento (di Philippe LeRoy)

[maggio 2008]

Dan Brown in salsa Zen

Questo romanzo sfrutta il filone fanta-testamentario di cui l'opera più nota è il Codice Da Vinci di Dan Brown.
Avendoli letti entrambi ho trovato il libro di Le Roy molto più godibile e meno ingessato del romanzo di Brown.
Il maggior difetto del romanzo, ed il motivo per il voto mediocre è il fatto che nello svolgimento dell'opera l'autore perde il controllo della narrazione fino ad arrivare a scene veramente surreali, come il combattimento tra il protagonista, agente FBI free-lance e cinque vescovi, killer ed esperti di arti marziali!
La parte migliore è la conoscenza approfondita del buddismo Zen e del mondo delle arti marziali da parte dell'autore, che saltuariamente appare e crea dialoghi e situazioni assolutamente originali, ed anche un finale fuori-standard.
Curioso, simpatico, ma alla lunga stanca.

Scheda Anobii

Fantasmi (di Tiziano e Angela Terzani)

[maggio 2008]


L'opera risente inevitabilmente del fatto di essere un collage postumo, ma Angela Terzani è stata molto brava a raccogliere e organizzare i pezzi scritti da Tiziano sulla Cambogia.
In ogni caso ci si dimentica presto del come e il cosa prende subito il sopravvento.
Terzani racconta con il suo stile inconfondibile la tragedia di un popolo e la contemporanea disillusione sulla capacità delle ideologie di correggere la storia.
Basta la quarta di copertina a dare l'idea della potenza delle sue parole: "Ed è inutile continuare a farsi delle illusioni su quello che dovrebbe essere, perché purtroppo la Storia non è così. Non avviene quello che è giusto che avvenga, non avviene quello che è morale che avvenga. Avviene quello che le forze sul terreno di battaglia, le forze geopolitiche portano a realizzarsi."
Un libro forte e necessario.

Scheda Anobii

Mattatoio V (di Kurt Vonnegut)


[maggio 2008]
Avevo messo questo volume (e il suo autore) nella mia lista dei desiderata da molti anni, ma non mi decidevo mai ad affrontarlo.
Ora che l'ho fatto devo dire che, anche se apprezzo il genio di Vonnegut e alcuni passaggi sono veramente toccanti, il suo stile è troppo lontano dalle mie corde e la lettura è stata troppo faticosa.
Comunque sono contento di averlo letto, era una cosa da fare.

Scheda Anobii

[racconto] Madre e figlia


Metropolitana, ora di punta.
Nella folla che si accalca nel vagone spiccano due figure, diverse tra loro, ma legatissime. La più appariscente è una bambina di circa nove anni, è in equilibrio precario su una gamba sola, aliena come un fenicottero atterrato per sbaglio nel vagone e trascinato sottoterra. E' molto pallida, né magra né grassa, da' un'idea di tenera morbidezza. Indossa vestiti molto fantasiosi: sneakers viola slacciate con motivi floreali, fuseaux di cotone zebrati a strisce bianche e nere, una maglietta con un grande cuore romantico su sfondo scuro e accenni di borchie qua e là. Immaginate una metallara adolescente, con tanto di chiodo e maglietta psichedelica, ringiovanitela di sette-otto anni e avrete un'idea di quello che intendo.

Il fascino delle parole


Non è sempre stato così. Non sempre ho amato le pagine scritte, cercando addirittura di crearne di mie, ma ho sempre amato le storie: raccontate a voce, in nuvolette colorate, in un televisore, su uno schermo del pc o al cinema.
Non vivo di parole, ma di cifre, logica e computer. I libri, non sono l’ancoraggio più solido della mia coscienza, ché ho imparato ad ascoltare il silenzio, né sono il mio affetto più caro, ma non posso negare che una storia ben scritta eserciti su di me un fascino fortissimo, quasi irresistibile.
In questo diario cercherò di raccogliere le tracce dei libri che mi hanno più affascinato, sotto forma di recensioni, (poche) citazioni e suggerimenti per arricchire le proprie librerie, digitali o cartacee che siano. Di quando in quando vi proporrò anche qualche pagina del mio diario o qualche racconto breve, l'altro mio sogno proibito.
Al solito, ogni suggerimento od osservazione sono i benvenuti.