sabato 22 settembre 2012

Ritornati dalla polvere (di Ray Bradbury)

[agosto 2011]

Ray Bradbury ci guida fino alla più fantastica delle destinazioni: nel cuore di una Famiglia Eterna. Per secoli hanno trascorso la loro esistenza in una casa sospesa tra leggenda e mistero nell'Illinois e sono molto, ma molto"particolari": è difficile incontrarli di giorno, hanno bambini curiosi e selvaggi; i più vecchi risalgono ai tempi in cui la Sfinge affondò per la prima volta le sue zampe nelle sabbie del deserto. Alcuni dormono in "letti con il coperchio". Ma ora la casa si prepara ad una festa che vedrà riuniti anche i rami più lontani della famiglia.

Ho scoperto casualmente questo volume di Bradbury, dopo aver letto molti anni fa Cronache Marziane e Fahrenheit 451.
Da questa lettura ho scoperto un Bradbury sorprendente e affascinante. L'opera consiste di una raccolta di racconti scritti in un arco di 50 anni intorno ad una felice immagine della sua infanzia. Un raduno familiare presso dei parenti in cui si organizzavano delle partecipatissime feste di Halloween.
La narrazione racconta alcune vicende di una strapalata famiglia allargata, che a prima vista ricorda molto la fortunata creazione della Famiglia Addams, con uno sterminato seguito di parenti, di ogni forma e consistenza. Della somiglianza con la famiglia Addams parla lo stesso Bradbury nella postfazione. Dopo aver cercato per anni di vendere i racconti qui raccolti, man mano che venivano scritti, aveva finalmente trovato un editore disposto ad accoglierlo. In quella sede gli fu fatto conoscere Charles Addams, che stava già lavorando ai fumetti della Famiglia Addams, e aveva creato un'illustrazione usata allora e in seguito come copertina di questo volume.
Al di là delle similitudini, le novelle di Bradbury hanno un tono molto più affettuoso e poetico, i personaggi della giovane strega Cecy, dell'unico membro normale della famiglia, Timothy lo scrivano, dello zio Einar e della stessa mummia Nef, tutti nomi ricavati dalla famiglia stessa di Bradbury, sono pieni di sentimento ed emerge di gran lunga il loro lato umano al posto degli aspetti più coloriti e umoristici.

In tempi recenti si può accostare questo lavoro di Bradbury ad alcune delle migliori novelle di Neil Gaiman, penso in particolare a Coraline e al Figlio del Cimitero.


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