L'amico ritrovato; Un'anima non vile; Niente resurrezioni, per favore
[giugno 2008]
Ho preso d'impulso questo libro anni fa, poi l'ho lasciato sullo scaffale perché in qualche maniera mi intimidiva. La settimana scorsa l'ho ripreso e in due giorno l'ho divorato. Il tono della prosa è delicato, ma fermo.
Il dramma del nazismo e più in generale della isteria collettiva che si insinua in una società apparentemente sana e stabile è narrato in maniera magistrale.
Ognuna delle tre novelle esplora diverse dinamiche: l'amicizia, il rapporto con la famiglia e la difficoltà di accettare il proprio vissuto.
Alla fine della seconda novella ho pianto, e vi assicuro che non mi capita quasi mai.
Un capolavoro imperdibile.
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